La storia dei 6 V/m cautelativi per ambiente e salute che l’esecutivo Meloni vuole cancellare – IL GOLPE ELETTROMAGNETICO

SPECIALE IL GOLPE ELETTROMAGNETICO di Martedì 28 Novembre 2023 – Può un limite soglia come quello dei 6 V/m (intensità di campo elettrico in luoghi abitati per almeno 4 ore al giorno) essere ritenuto idoneo e congruo per 25 anni e poi, di punto in bianco, per favorire la lobby del 5G essere spazzato via da un emendamento nel DDL Concorrenza blindato dall’esecutivo Meloni? Perché nel regolamento del 1998 e poi nel DPCM del 2003 quel limite d’elettrosmog fu valutato come prudenziale e cautelativo (anche se è noto come gli effetti sugli organismi viventi si possano manifestare già a valori di 0,002 V/m e i malati elettrosensibili ci sono anche a 6 V/m), mentre oggi lo si vorrebbe inficiare, oltrepassandolo di ben 100 volte nei picchi diurni come denunciano gli appelli di medici e scienziati? In base a quali garanzie si spinge per finire nei 61 V/m camuffati da 15 V/m? Ma soprattutto, come si arrivò ad una tra le norme più cautelative d’Europa?

Per Oasi Sana, il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci legge e commenta documenti esclusivi sulla manovra di Governo e Parlamento sull’aumento dell’inquinamento elettromagnetico.