USA, summit 5G CRISIS: svelato un rapporto CIA sui danni da 5G. “Massicci effetti biologici”

Dopo la prima edizione dello scorso anno, torna 5G CRISIS, il più grosso summit al mondo sui gravi pericoli del wireless di quinta generazione. Da oggi e fino al 7 Giugno 2020 si alterneranno in rete oltre 40 esperti provenienti dai più disparati campi per denunciare pubblicamente i pericoli del 5G, chiedendo ad organizzazioni mondiali (OMS, ONU) e governi centrali di fermare la sperimentazione.

Tra i relatori anche Robert F. Kennedy Jr., membro della famiglia dell’ex presidente USA assassinato, la canadese Magda Havas già Università di Trento-Peterborough e di Toronto ed esperta nei contaminanti chimici ed elettromagnetici, l’ex dipendente ONU Claire Edwards – relatrice lo scorso anno in Svizzera nella costituzione dell’Alleanza Europea Stop 5G e Martin Pall, professore emerito di Biochimica e Scienze Mediche di base, Washington State University intervenuto con Maurizio Martucci dell’Alleanza Italiana Stop 5G nell’europarlamento di Bruxelles,

Ad aprire il summit l’intervista con Rashid Buttar, medico statunitense, che svela i contenuti di un documento declassificato della CIA in cui si parla di massicci effetti biologici da irradiazioni da onda millimetrica, cioé dei danni al corpo causati dalle stesse radiofrequenze usate per il 5G. L’esclusiva intervista, in lingua inglese, si può seguire solo registrandosi al summit on-line.

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“Il rapporto declassificato, quindi non più segreto della Cia, – afferma Josh del Sol dell’organizzazione del summit 5G CRISIS riassume 7 studi russi sui più significativi effetti biologici causati da livelli di radiazione a onde millimetriche tra 37 e 60 GHz, livelli di esposizione che oggi le agenzie governative ci dicono invece essere sicuri”.

Pubblicato più di 40 anni fa e tenuto segreto fino ad otto anni fa, questo rapporto era segnato tra quelli “AD ESCLUSIVO USO DEL GOVERNO.” Gli scienziati russi esaminarono gran parte delle prime ricerche sugli effetti dell’esposizione alle radiazioni millimetriche. La US Central Intelligence Agency (CIA) ha raccolto e tradotto la ricerca. Nel 1977, Zalyubovskaya pubblicò uno studio dal titolo “Effetti biologici delle onde millimetriche“, in una rivista in lingua russa, “Vracheboyne Delo“. La CIA ha declassificato questo documento soltanto nel 2012.  Lo studio indagò sui ratti gli effetti dell’esposizione alle radiazioni millimetriche (37-60 GHz; 1 milliwatt per centimetro quadrato) per 15 minuti al giorno per 60 giorni. I risultati sugli animali vennero confrontati con un campione di persone che lavoravano con generatori di onde millimetriche. Ecco un breve riassunto del documento non più top secret per l‘intelligence americana:

Inoltre, nell’intervista per 5G CRISIS Buttar racconta di una recente dichiarazione rilasciata da un politico europeo che sui cosiddetti “benefici” per l’utilizzo del 5G parla apertamente del controllo della folla.

Oggi è il tempo di vedere un quadro molto più ampio – conclude Josh del Sol – se abbiamo il coraggio di andare più in profondità, vedremo la portata della sfida epica e storica che abbiamo davanti a noi“.

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