7 Ottobre, il Palamento vota per la moratoria e fermare il 5G in tutta Italia

Un ramo del Parlamento italiano voterà per impegnare il Governo a fermare il 5G. Lo ha appena annunciato su Facebook l’On. Sara Cunial, prima firmataria della mozione Stop 5G insieme ai deputati On. Veronica Giannone, On. Gloria Vizzini, On. Silvia Benedetti e On. Manfred Schullian. Si voterà il 7 Ottobre 2019, ecco cosa scrive la parlamentare Cunial:

“Un testo importantissimo con cui si impegna il Governo ad adottare iniziative per sospendere qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G nelle città italiane, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche per giudicarne l’innocuità; a mantenere gli attuali valori limite di legge nella soglia d’irradiazione elettromagnetica; ad adottare iniziative per minimizzare il rischio sanitario; ad adottare iniziative per integrare i contratti d’asta da stipulare e/o già stipulati con l’industria aggiudicataria delle nuove bande 5G con l’inserimento di una clausola per un contributo economico con finalità risarcitoria per eventuali danni cagionati alla salute della popolazione; a promuovere uno studio sugli effetti biologici delle radiofrequenze #4G e #5G presso un ente indipendente e privo di conflitti d’interessi con l’industria; ad adottare iniziative per istituire una commissione di vigilanza permanente, indipendente e scevra da conflitti di interesse, per il monitoraggio degli effetti dei campi elettromagnetici; a promuovere la ricerca di tecnologie più sicure, meno pericolose ed alternative al wireless come il cablaggio ed altri; a farsi promotore, in sede comunitaria, di una revisione complessiva di tutta la normativa europea relativa alla protezione della salute pubblica dalle radiazioni non ionizzanti ispirata alle raccomandazioni della «Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp)” in evidente conflitto di interessi causa riconosciuti legami con le lobby delle telecomunicazioni.

Si tratta di una mozione supportata da milioni di italiani, da evidenze scientifiche e dal parere di autorevoli esperti, nazionali e internazionali, in linea con il lavoro svolto da altri diversi Stati e amministrazioni.

Una mozione che metterà finalmente la parola fine a una pagina impietosa della nostra Repubblica che ha visto svenduti i nostri diritti – sanitari e ambientali – per soddisfare interessi economici e smanie di potere e controllo di soggetti lontani anni luce dal popolo italiano.

Confidiamo che il voto in aula sia unanime e che il principio di precauzione, i diritti dei cittadini la nostra Costituzione riacquistino finalmente la priorità.”

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