Dossier 5G, l’inchiesta di ‘Investigate Europe’ su 9 quotidiani scopre gli altarini: salute pubblica svenduta all’industria del wireless! GUARDA IL VIDEO

fatto13_1_19 (2)

di Maurizio Martucci

Il principio di precauzione a tutela della salute pubblica nell’incertezza (discordanza) dei risultati della ricerca medico-scientifica? Come un impiccio, anzi, “una misura troppo drastica“, secondo il cardiologo Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare nella Commissione Juncker di Bruxelles.  E l’allegra corsa all’italiana verso l’iperconnessione di massa del 5G? Frenata dalla più prudente Svizzera (“occorrono più studi scientifici”) e da 5 città in Polonia che, come avevano già chiesto 300 sindaci americani, rifiutano il 5G per proteggere la popolazione.

 

Sono alcuni dei passaggi salienti del dossier ‘Innovazione fuori controllo’ uscito ieri sulle pagine de Il Fatto Quotidiano a firma Maria Maggiore di Invetigate Europe, consorzio di 9 giornalisti d’inchiesta che, in simultanea, hanno rilanciato l’affondo al 5G su 9 autorevoli testate giornalistiche europee.   

GUARDA IL VIDEO DELL’INCHIESTA

Il dossier dispone anche di un video che, per gli amici di OASI SANA, è qui in versione integrale. Dall’inchiesta emerge come la sperimentazione del 5G sia di fatto, oltre che tecnologica, soprattutto sulla salute delle persone, non essendoci alcuno studio preliminare su innocuità e sicurezza del wireless di quinta generazione. Praticamente è quanto sosteniamo con fermezza ormai da tempo ed il motivo per cui, con la colazione STOP 5G, chiediamo al Governo un’immediata moratoria.

fatto13_1_19 (1)

Losa cosa, come di giustezza lascia intendere Maria Maggiore nel reportage, risulta oltre modo urgente nell’ambiguità dei dati forniti dalle istituzioni. considerati gli ingenti investimenti stanziati nella ricerca tecnologica (700 milioni di euro dall’UE) a fronte di un budget di zero euro per la ricerca sulla prevenzione sanitaria, Per questo, a differenza della frettolosità italiana dettata dall’agenda del Ministro per lo Sviluppo Economico Di Maio bandita l’asta per le nuove (inesplorate!) frequenze, la Svizzera pare defilata dal 5G, così come 5 città polacche lo hanno rifiutato scegliendo – tra il grande business e la cittadinanza – di proteggere la salute pubblica, visto poi che la stessa industria telefonica (rapporti Telefonica spagnola 2017 e Vodafone britannica 2018) e le compagnie d’assicurazioni (Swiss Re e Lloyds) ammettono effetti non termici da radiofrequenze, già possibili agenti cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dal 2011.

SOSTIENI OASI SANA

elettro (1)

CLICCA QUI – RIMEDI ANTI-ELETROSMOG

Infine proseguono i preparativi per il 1° meeting nazionale dell’alleanza Stop 5G, previsto Sabato 2 Marzo 2019 a Vicovaro (Roma). Patrocinato dai medici per l’ambiente di ISDE Italia, sono stati invitati i Ministri Di Maio e Grillo. Ci saranno delegazioni di cittadini da tutta Italia, oltre ad una nutrita rappresentanza di malati, soprattutto di Elettrosensibilità, Fibromialgia, Fatica Cronica e di Sensibilità Chimica Multipla. Tra i politici che hanno già dato la loro adesione ci sono i deputati Sara Cunial e Galeazzo Bignami, mentre in rappresentanza del Senato ci saranno Andrea de Bertoldi e William De Vecchis (i primi tre, autori delle recenti interrogazioni parlamentari sui rischi del 5G). Per la Regione Lazio ci sarà l’ex candidato governatore Davide Barillari, mentre – attese altre adesioni extraparlamentari e della base associativa di malati e società civile – saranno presenti anche Mirko de Carli (Popolo della Famiglia) e Nicolò Distefano (Verdi), quest’ultimo promotore del primo corteo Stop 5G tenuto alcuni giorni fa a Bagheria (Palermo) in solidarietà di una donna siciliana gravemente elettrosensibile. Annunciata la presenza anche della scienziata Fiorella Belpoggi dell’Istituto Ramazzini, fautore di un importante studio sugli effetti delle radiofrequenza. Previsti anche Sindaci e assessori di vari municipi. La parte legale sarà curata dall’Avv. Stefano Bertone (ha difeso il manager bresciano a cui la Cassazione ha riconosciuto nel 2012 il nesso telefonino=cancro ‘oltre ogni ragionevole dubbio’).

stop5g-copeventojpg Riproduzione consentita, citando fonte e autore

2 commenti

Lascia un commento