Ridurre (parzialmente) l’Elettrosmog? E’ possibile, basta volerlo (ma prima saperlo)

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di Maurizio Martucci

 

In attesa del vaglio della tecnologia di ultimissima generazione 5G e della disseminazione di migliaia di ulteriori stazioni radio-base per i nuovi modelli di telefonia mobile (per i potenziali effetti rischiosi sulla salute umana, parte della comunità medico-scientifica internazionale ne ha chiesto una moratoria, definendo l’operazione 5G una pericolosa sperimentazione sull’umanità, vietata dal Codice di Norimberga!), e se quindi non è già praticamente più possibile sottrarsi all’ubiquitaria irradiazione di campi elettromagnetici artificiali, c’è chi tenta di diffondere sani principi di autotutela. E lo fa attraverso una “Guida pratica per ridurre le onde elettomagnetiche” (Edizioni Il Punto d’Incontro). Merito del consulente di elettrotecnica Carl de Miranda, autore di un volume senza pretese di esaustività ma sicuramente utile per conoscere una materia a molti (ancora) misteriosa, comprendendo i rischi che pervadono la vita quotidiana di ognuno a casa, in ufficio, nei locali pubblici e persino all’aria aperta.

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Seppur de Miranda fa capire di non conoscere pienamente i risvolti oscuri dei problemi sanitari prodotti dall’Elettrosmog (il crescente fenomeno delle persone ammalate di Elettrosensibilità avrebbe meritato ben altra e più approfondita trattazione, così come i risultati prodotti dalla sempre più crescente mole di documentazione della ricerca libera e indipendente), il libro è comunque un’utile barlume luce per destreggiarsi (anche in autonomia) in mezzo al buio ‘silente’ creato dal fronte negazionista (di chi si trincera solo sugli ‘effetti termici’, negando quelli biologici) e dal mainstream che (a braccetto) persevera ad ignorare i pericoli di salute pubblica che l’intera umanità (più o meno ignara) sta correndo nell’Era Elettromagnetica. Le “frequenze possono influire sul nostro benessere e su quello dei nostri familiari, in particolare i bambini”.

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La parte della raccomandazioni (al lettore) è sicuramente quella più interessante del libro: ispirandosi al Principio di Precauzione, l’Autore chiarisce come sia necessario difendersi nell’uso scorretto e smodato di smartphone e cellulari, nell’adozione di collegamenti wireless (Wi-Fi), nell’utilizzo di computer, persino di televisori, apparecchi domestici alimentati da elettricità e oggetti comuni di uso quotidiano (lo sapevate? se dormite su un materasso sintetico, di notte il vostro sonno è disturbato dall’Elettrosmog, mentre se portate occhiali con una montatura metallica, questi fungono praticamente da antenna, amplificando sul volto l’ubiquitario segnale). “Prima di leggere questo libro forse non eravate consapevoli delle onde e tutte queste raccomandazioni posso suscitare in voi una forma di stress. Tranquilli, in realtà c’è tutto da guadagnare: con le nuove conoscenze che oggi avete in mano potete plasmare il vostro presente e il vostro futuro, come pure quello dei vostri cari”.

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Certo, fin dove ad ognuno, da singolo cittadino, può arrivare. Poi, il resto, dovrebbero farlo i governanti, la politica (troppo facilona ad abbracciare rischiose politiche di progresso tecnologico, ignorando i potenziali effetti socio-sanitari, anche in termini di costi pubblici) e quella parte del mondo medico-scientifico risultata (in più d’una occasione) invischiata in scandali di conflittualità d’interesse che alla base minano la credibilità di ricerche e studi, utili forse solo a prendere (o perdere) altro tempo (in favore del business delle lobby?). Vigili, restiamo alla finestra (ops…. ma anche lì c’è l’antenna!)ehs (3)

Per approfondire il tema dell’Elettrosmog, consigliati anche due libri editi dalle Edizioni Andromeda: ‘Elettrosensibilità e Omeopatia’ (si occupa della salute dell’uomo e della salubrità dell’ambiente in cui vive, in particolare degli effetti biologici dei campi elettromagnetici) e ‘Il Fascino Discreto dell’Elettromagnetismo’ (frutto di un gruppo di esperti, dal fisico allo psicologo e al biologo passando per l’ingegnere. La presenza di due donne ha poi semplificato gli aspetti scientifici dell’inquinamento elettromagnetico, rendendoli comprensibili a tutti).

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